Approfondisci il fantasy
Un mondo dove tutto è possibile, dove nuove geografie, inedite forme di vita e originali organizzazioni sociali ci fanno evadere dalle regole della vita quotidiana: sono questi gli ingredienti fondamentali del fantasy.
Che cos’è il fantasy?
Se il fantastico puro introduce elementi irreali all’interno di una dimensione realistica e verosimile, il fantasy si spinge oltre, fino a immaginare una dimensione totalmente nuova, completamente svincolata da alcun legame con la realtà. Creature mai viste, mondi mai immaginati, universi lontanissimi o paralleli: nel fantasy “vale tutto”, perché non esistono limiti se non quelli dell’immaginazione. Ma sarebbe sbagliato considerarlo un “gioco”: i mondi della fantasia sono descritti con cura ed evocati nei minimi particolari, a volte costruendo complesse stratificazioni simboliche.
Come nasce il genere fantasy?
La fantasia è uno strumento fondamentale per permettere all’essere umano di evadere dalla realtà, di sentirsi libero, di sognare e di immaginarsi diverso da quello che è. In questo senso, il genere fantasy rappresenta la massima espressione di tale esigenza, perché si basa sulla creazione ex novo di mondi e dimensioni diversi dal nostro, liberi dai vincoli e dalle regole della realtà che, a volte, possono essere opprimenti.
Il desiderio di evasione non è certo figlio dei tempi moderni: si possono trovare tracce di mondi fantastici e di esseri dalle qualità non umane nei racconti mitologici di ogni paese. Il genere fantasy come categoria autonoma ha preso piede solo a partire dalla seconda metà del XX secolo, e il merito del successo che ha subito riscosso va attribuito a due opere in particolare, considerate capostipiti del filone: Il signore degli anelli (1954-1955) di J.R.R. Tolkien e Le cronache di Narnia (1950-1956) di C.S. Lewis, entrambe pubblicate in più volumi.
Quali sono le caratteristiche del fantasy?
Il solo limite alla creatività in ambito fantasy è l’immaginazione umana, e quindi la varietà possibile di argomenti, ambientazioni e temi è sterminata; tuttavia ci sono alcune caratteristiche ricorrenti che permettono di identificare il genere e metterlo a confronto con altre tipologie analoghe.
Il pubblico Il fantasy è un genere letterario rivolto spesso a un pubblico giovane; per questo anche i suoi protagonisti e le sue protagoniste sono perlopiù adolescenti alle prese con un processo di formazione, con i quali chi legge può facilmente identificarsi.
I luoghi Il fantasy si caratterizza fortemente per la creazione di ambienti di fantasia, governati da regole proprie e descritti in modo dettagliato. Tali mondi sono infatti spesso definiti con grande precisione, addirittura attraverso mappe, carte geografiche e indicazioni specifiche dei nomi di luogo e dei percorsi compiuti dai personaggi. Talvolta, il punto di partenza della vicenda può essere ancorato alla realtà, come nella saga che vede protagonista il giovane mago Harry Potter, che parte da Londra per giungere alla scuola di magia di Hogwarts, o ne Le cronache di Narnia, che inizia con la vicenda di quattro fratelli rifugiati in una grande villa di campagna durante la Seconda guerra mondiale, che ben presto si trovano catapultati in mondi diversi e abitati da creature fantastiche.
Il tempo L’ambientazione è collocata in un tempo indefinito, né futuro, spesso caratterizzato da tratti medievali o post-tecnologici.
I personaggi I protagonisti e le protagoniste possono essere umani, talvolta deboli e indifesi, all’inizio di quel processo di formazione che, come abbiamo visto, caratterizza il genere; ma possono anche essere creature di fantasia, come gli hobbit de Il Signore degli Anelli. Accanto ai ruoli principali svolgono una funzione importante creature e personaggi fantastici, come draghi, elfi, alberi parlanti, molto spesso tratti dalla mitologia antica o medievale, in particolar modo scandinava.
La lingua Il fantasy tende ad utilizzare un linguaggio solenne e ricco di immagini, con numerosi elementi descrittivi. Al suo interno, inoltre, è assai frequente il ricorso a lingue diverse, inventate dall’autore o dall’autrice, ma non per questo poco accurate: ne Il Signore degli Anelli, ogni specie parla un proprio idioma specifico, e gli Elfi, addirittura, hanno una vera e propria lingua che Tolkien ha corredato di grammatica, sintassi, vocabolario e letteratura.
La struttura narrativa Il fantasy rispetta di norma la struttura classica della fiaba, con un eroe o un’eroina al servizio del Bene che deve sconfiggere il Male attraverso una serie di prove, nelle quali intervengono aiutanti e oppositori. Dalle caratteristiche sopra elencate risulta evidente l’affinità tra il fantasy, la fiaba e l’epica. Tuttavia, rispetto a questi generi il fantasy presenta una maggiore complessità.
- Complessità in termini di organizzazione: proprio perché chi scrive immagina mondi completamente nuovi, la forma letteraria di riferimento è quasi sempre il romanzo piuttosto che il racconto, e spesso le narrazioni si organizzano in vere e proprie saghe di diversi episodi. Per esempio, Percy Jackson e gli dèi dell’Olimpo, fortunata creazione di Rick Riordan, comprende 6 volumi pubblicati tra il 2010 e il 2023, mentre le Cronache del ghiaccio e del fuoco di George R.R. Martin conta attualmente 5 volumi pubblicati tra il 1996 e il 2011 ed è ancora inconclusa.
- Complessità in termini di approfondimento: poiché i confini tra Bene e Male sono spesso labili e difficilmente definibili, nei romanzi fantasy il conflitto è molto spesso interno ai personaggi, come nel caso di Frodo e Bilbo Baggins de Il Signore degli Anelli che, pur buoni, rischiano di essere trascinati verso l’ombra dall’ambito anello del potere. I buoni rischiano di essere trascinati verso l’ombra perché in fondo l’ombra è dentro di loro, come in ogni essere umano che ha lati luminosi e lati oscuri. Così il conflitto deve essere portato avanti con i nemici esterni ma spesso poi si fa interiore, nella ricerca del superamento dei propri limiti.
La vastità degli argomenti e dei toni che è possibile affrontare attraverso il fantasy ha portato alla creazione di numerosi sottogeneri, come l’historical fantasy che prevede la rivisitazione in chiave fantastica di un’epoca storica, o l’urban fantasy, con la contaminazione di fantastico e realtà contemporanea.
Fantasy e nuovi media
Tra tutti i generi letterari, il fantasy è forse quello con il quale il pubblico più giovane ha maggiore dimestichezza. Oltre ai padri del genere già citati – J.R.R. Tolkien e C.S. Lewis – il successo del genere è testimoniato dal proliferare di opere come la saga de La Spada di Shannara (1977-2015) di Terry Brooks, la Saga di Terramare (1968-2001) di Ursula K. Le Guin, La storia infinita (1979) di Michael Ende, il Ciclo di Avalon (1983-2009) di Marion Zimmer Bradley e la saga di Harry Potter (1997-2007) di J.K. Rowling. A queste si affiancano ogni anno nuove stimolanti proposte, come la saga L’Attraversaspecchi (2013-2019) di Christelle Dabos.
Il grande successo della saga di Harry Potter negli anni Duemila, infatti, ha dato nuovo impulso al genere, reso ancora più popolare dal moltiplicarsi di produzioni cinematografiche o televisive fantasy, originali o, più spesso, tratte da romanzi. È il caso della fortunata serie televisiva Il trono di spade, trasposizione delle Cronache del ghiaccio e del fuoco di Martin, o della più recente La ruota del tempo, tratta dall’omonima serie di romanzi dello scrittore statunitense Robert Jordan. Allo stesso modo, il fantasy domina il mondo dei giochi da tavolo e dei videogiochi a partire dal 1974, quando uscì Dungeons & Dragons, ancora oggi molto praticato.
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Durata dell'attività: 10 minuti
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