Secessioni e Art Nouveau. La lezione digitale
Tra l’ultimo ventennio dell’Ottocento e la Prima Guerra Mondiale, negli anni della Belle Époque, in Europa e in America si affermano esperienze artistiche tra loro coerenti sul piano stilistico, accomunate dalla contaminazione tra ambiti espressivi diversi e da un gusto raffinato e decorativo. Queste esperienze artistiche trovano declinazioni e nomi diversi a seconda dei luoghi in cui si sviluppano: Art Nouveau in Francia, Modern Style in Gran Bretagna e Liberty in Italia, Modernismo in Spagna, Jugendstil in Germania. Pur nella loro specificità, queste esperienze vanno a costituire il primo stile internazionale di ampia portata del mondo moderno. Nell’area mitteleuropea, questa tendenza artistica passa attraverso le Secessioni: movimenti artistici caratterizzati dalla volontà di rottura con l’arte ufficiale (da qui il nome, sinonimo di ‘separazione, distacco’).
Chiarirsi le idee. Un’arte nuova per la Belle Époque
L’arte delle Secessioni in Germania, insieme ad altri movimenti artistici dell'epoca, ha contribuito a ridefinire l’idea di arte e rompere con le convenzioni artistiche tradizionali. Questo periodo di rinnovamento artistico è caratterizzato da un interesse per l’individualità, l’espressione delle emozioni, la ricerca della bellezza e l’innovazione nelle tecniche e nei materiali.
Nel contesto delle Secessioni, due importanti artisti da menzionare sono Edvard Munch e James Ensor. Munch, pittore norvegese, è noto per le sue opere emotivamente intense e psicologicamente suggestive, che scandalizzano l’opinione pubblica: egli traduce il travaglio esistenziale dell’essere umano (fatto di solitudine, malattia e dolore) con soluzioni formali nuove, desunte anche dalla fotografia, che diedero vita a una pittura “mossa”, sfuocata e libera. Ensor, di origine belga, porta nella sua pittura un immaginario inquieto e brulicante di personaggi grotteschi, coniugando l’irrazionalità del linguaggio popolaresco alla derisione della nuova classe dominante.
La Secessione di Vienna, guidata da artisti come Otto Wagner, Joseph Maria Olbrich, Josef Hoffmann e Gustav Klimt, ha come centro propulsore la Scuola di Arti Applicate, il cui lavoro è documentato dalla rivista “Ver Sacrum”. Protagonista di questa tendenza è Klimt, la cui opera si
concentra sulla rappresentazione della figura femminile, la sintesi estrema delle forme e l’appiattimento dello spazio a favore di fondi oro e superfici decorate.
L’Art Nouveau (detta anche, a seconda dei Paesi, Jugendstil, Modern Style, Liberty, Modernismo) si diffonde a partire dalla Francia in tutte le capitali europee e raggiuge pure gli Stati Uniti. Raffinata ed elegante, si basa sul principio dell’unità tra le arti e si pone in stretta relazione con l’avanzare della società industriale, sottoponendo ogni aspetto della vita quotidiana a un processo di riqualificazione estetica. Le sue costanti sono il ricorso all’asimmetria e l’adozione di una linea avvolgente e ondulata ispirata al mondo animale e vegetale.
L’architetto spagnolo Antoni Gaudí è una delle figure più importanti del Modernismo catalano. La sua architettura stravagante e innovativa, come nel celebre Parco Güell e nella Sagrada Família, riflette la sua visione unica caratterizzata dalla fusione di elementi naturali, simbolismo religioso e tecniche costruttive innovative.
Contemporaneamente alla diffusione dell’Art Noveau si afferma in architettura, in Europa e nel Nordamerica, una tendenza indicata come Protorazionalismo. Negli Stati Uniti è attiva la Scuola di Chicago, che nella ricostruzione della città devastata dall’incendio del 1871 applica nuove tecniche costruttive per l’edificazione di edifici sempre più alti, i grattacieli. In Europa spiccano l’opera di Adolf Loos, sostenitore di un’architettura senza decorazioni, e di Auguste Perret, grande interprete della nuova architettura del cemento armato.
Dentro l’opera. Antoni Gaudí, Parco Güell
Il Parco Güell è uno dei luoghi più iconici di Barcellona, progettato dall’architetto catalano Antoni Gaudí su commissione dal ricco imprenditore Eusebi Güell. L’obiettivo era quello di creare un esclusivo complesso residenziale autonomo e completo di ogni infrastruttura, immerso nella natura; il progetto originale non fu portato a compimento e vennero realizzati soltanto il parco e due case.
L’opera è caratterizzata da una fusione tra forme organiche e geometrie complesse, che danno vita a un ambiente surreale e incantevole. Gaudí si servì di molteplici elementi architettonici, come colonne inclinate, mosaici colorati, arcate ondulate e soluzioni stravaganti, in un mescolamento di motivi e tecniche decorative che fanno del parco un’opera unica e inconfondibile.
Il visitatore è immerso in un autentico volo dell’immaginazione, potenziato da incessanti mutamenti dei punti di vista ottenuti sfruttando in modo accorto l’andamento e le pendenze del terreno, in una fusione totale tra spazio costruito e contesto.
Un passo in più. Il bacio nell'arte
Dopo aver cercato le immagini di queste opere in Rete, crea una galleria fotografica dedicata al tema del bacio inserendo didascalie e brevi descrizioni per ciascuna immagine. Soffermati quindi su analogie e differenze tra le diverse opere: in che modo ciascun artista approccia il tema del bacio? Le sensazioni che ti suscitano queste immagini sono le medesime?