Il Rococò, un’arte europea. La lezione digitale
Alla fine del Seicento, durante il regno di Luigi XV, in Francia si afferma uno stile artistico e architettonico elegante e sofisticato, che si sviluppa e diffonde poi anche negli altri Paesi europei fino alla metà del XVIII secolo. Il Rococò è un fenomeno di gusto che esprime il passaggio a un mondo progressivamente aperto alle nuove correnti di pensiero, pur nel mantenimento degli assetti politico-sociali preesistenti. Si tratta di un’espressione dell’aristocrazia e dell’alta borghesia europea, impegnate a celebrare il culto della bellezza, del piacere e del diletto, dei riti mondani di una società raffinata.
Chiarirsi le idee. Un linguaggio raffinato per dilettare
A partire dalla reggenza di Luigi XV in Francia, il Rococò sostituì il rigore formale del Barocco con una sensibilità più leggera, graziosa e ornamentale, distinguendosi per le sue linee fluide, le curve delicate, i motivi ornamentali elaborati e l’uso abbondante di decorazioni floreali, conchiglie e elementi naturalistici. I colori utilizzati spesso erano tenui e pastello, portatori di un’atmosfera delicata ed eterea. Le opere rococò erano caratterizzate da una sensazione di grazia e leggerezza, volta a enfatizzare l’arte del piacere e del divertimento.
Il Rococò fu particolarmente popolare nelle corti aristocratiche e nella nobiltà europea, riflettendo lo stile di vita raffinato e lussuoso di cui queste classi sociali godevano all’epoca.
Sebbene il Rococò sia spesso associato alla Francia, questo movimento ebbe un impatto significativo anche in altre parti d’Europa, come Germania, Austria e Italia.
Il Rococò trovò espressione in tutti gli ambiti artistici. In Francia, artisti come Jean-Antoine Watteau, Jean-Étienne Liotard e Jean-Honoré Fragonard furono i principali esponenti di questo nuovo gusto, con opere dominate dalla raffinatezza, dalla sensualità e dall’amore per la natura. Watteau, ad esempio, si dedicò a scene di vita all’aperto, spesso con personaggi elegantemente vestiti in ambienti naturali e idilliaci. Liotard, invece, divenne famoso per i suoi ritratti raffinati e dettagliati, mentre Fragonard si distinse per le sue opere romantiche e sensuali, spesso caratterizzate da un tocco di malizia e giocosità.
In Inghilterra, fu William Hogarth a dare espressione al Rococò, creando il nuovo genere del soggetto morale moderno. Le sue opere, come la serie di dipinti intitolata Il matrimonio alla moda, offrivano una satira sociale pungente, raffigurando la vita della classe media inglese con un occhio critico e umoristico.
L’architettura tardobarocca e rococò si propose come sintesi del linguaggio barocco e di motivi classicisti, esprimendosi principalmente in edifici sacri o in residenze aristocratiche.
Le facciate degli edifici erano spesso decorate con sculture elaborate, balconi curvati, finestre affusolate e ornamenti intricati. Gli interni erano altrettanto ornati, con soffitti a cassettoni decorati, specchi ornamentali, mobili finemente intarsiati e tappezzerie lussuose.
La Chiesa di San Carlo Borromeo a Vienna rappresenta un esempio notevole di questo stile: progettata da Johann Bernhard Fischer von Erlach, presenta una facciata riccamente decorata con sculture e dettagli ornamentali, dando vita a un ambiente sacro avvolto in un lussureggiante splendore. Tra i palazzi e le residenze reali spiccano il Palazzo di Schönbrunn di Vienna e la Residenza di Würzburg in Alta Baviera.
Dentro l’opera. La Residenza di Würzburg
La Residenza, situata nella città di Würzburg, Germania, è uno dei più grandi e sontuosi palazzi residenziali rococò in Europa. Il palazzo fu edificato tra il 1720 e il 1750. L’architetto Johann Balthasar Neumann fu incaricato di progettare l’edificio e lavorò in collaborazione con numerosi artisti e artigiani per creare una residenza che incarnasse il potere e la magnificenza del principato vescovile di Würzburg. La Residenza si presenta come sintesi degli sviluppi dell’architettura europea tardobarocca e come un’opera d’arte totale, dove architettura, pittura e decorazione si fondono perfettamente.
L’edificio è noto per la sua facciata imponente, gli elaborati interni decorati con stucchi, affreschi e sculture, nonché per i lussureggianti giardini circostanti.
Una delle parti più straordinarie della Residenza è la Sala Imperiale, affrescata da Giambattista Tiepolo. La sala è il fulcro architettonico e ideologico del palazzo, contraddistinta dalla straordinaria varietà policroma della decorazione.