L’Astrattismo. La lezione digitale
Tra il 1910 e il 1915 l’arte si libera dalla necessità di rappresentare il reale e da ogni narrazione realistica, per diventare un puro mezzo espressivo: non più la copia di qualcosa di esterno a se stessa, ma un insieme di segni capaci di esprimere visioni interiori. Nasce così l’Astrattismo. In questi anni sono diversi gli artisti che approdano alla pittura non-figurativa: Vasilij Kandinskij, Kazimir Malevič, Piet Mondrian e Paul Klee sono i pittori più rappresentativi della tendenza verso l’astratto.
Chiarirsi le idee. Dalla figura all'astrazione
Tra il 1910 e il 1915, la nascita dell’Astrattismo segna una vera e propria rivoluzione che porta a una radicale rottura con la tradizione pittorica occidentale. L’arte elimina la figura e si libera della necessità di rappresentare il reale, per diventare un puro mezzo espressivo: un insieme di segni fatti di linee e colori capaci di esprimere visioni interiori, emotive e mentali.
Numerosi artisti approdano all’arte astratta, ognuno seguendo direzioni diverse, ma tutti convinti che l’arte debba condurre a una rivoluzione dello spirito eliminando qualsiasi riferimento al mondo materiale.
Considerato l’iniziatore dell’Astrattismo, il russo Vasilij Kandinskij teorizza la necessità di abbandonare la rappresentazione figurativa per raggiungere una forma d’arte che sia pura espressione dell’interiorità. Nelle opere di Kandinskij, il soggetto perde importanza o viene del tutto eliminato a favore di un colore libero dal disegno, inteso come mezzo privilegiato per l’espressione dello spirito. I suoi dipinti sono vere e proprie registrazioni di stati emotivi corrispondenti a gradi diversi di astrazione: Impressioni, Improvvisazioni, Composizioni.
Un altro importante esponente dell’Astrattismo è l’artista svizzero-tedesco Paul Klee. La sua arte spesso si basa su una combinazione di elementi geometrici e organici, creando composizioni che sfidano la percezione tradizionale e invitano lo spettatore a interpretare le sue opere in modo soggettivo. La realtà si trasforma così in una tessitura cromatica che racconta le emozioni dell’artista procedendo per armonie e dissonanze.
Il russo Kazimir Malevič parte da Cubismo e Futurismo per giungere all’astrattismo geometrico, che definisce “Suprematismo”. La sua arte si caratterizza per una forte presenza dell’elemento simbolico ed è fatta di forme geometriche semplici e piatte.
Sempre in Russia emerge il Costruttivismo, espressione del progresso e delle inedite potenzialità della tecnica: attraverso un uso ingegneristico di materiali comuni e spesso di produzione industriale vengono realizzate sculture innovative, concepite con dispositivi che
ne consentono il movimento. Vladimir Tatlin, in particolare, intende rompere con la tradizione accademica, conservando tuttavia i lati più popolari della produzione artigianale.
L’opera di Piet Mondrian si configura come una sintesi progressiva che arriva all’astrazione, ottenuta attraverso una semplificazione geometrica delle forme e la campitura uniforme del colore. Il processo di semplificazione della forma passa da un sistema di segni dove predominano i “più” e i “meno” a un modernismo essenziale elaborato nell’ambito della rivista “De Stijl”: il Neoplasticismo.
La rivista “De Stijl” (1917-1928) viene fondata a Leida da Mondrian e Theo van Doesburg con l’intento di diffondere l’Astrattismo in pittura e un atteggiamento razionale nel design e nell’architettura.
Il Neoplasticismo pittorico elaborato in questo contesto viene tradotto tridimensionalmente da architetti e designer come Cornelis van Eesteren e Gerrit Thomas Rietveld. Quest’ultimo, con Casa Schröder, concepisce un vero e proprio manifesto del Neoplasticismo.
In Germania, a Weimar, nel 1919 viene fondata la scuola d’arte del Bauhaus, sotto la direzione dell’architetto Walter Gropius. Le idee fondanti della scuola sono la sperimentazione continua, l’apertura interdisciplinare e l’integrazione tra arte e vita.
Dentro l’opera. Vasilij Kandinskij, Primo acquerello astratto
Primo acquerello astratto di Vasilij Kandinskij è un'opera che segna il primo passo dell’artista russo verso l’astrazione. L’acquerello è caratterizzato da una combinazione di forme e colori liberi, che si fondono dando vita a una rappresentazione emotiva e suggestiva. Attraverso l’uso di pennellate fluide e sfumature di colore, Kandinskij cerca di evocare sensazioni ed emozioni interiori piuttosto che di raffigurare oggetti o paesaggi riconoscibili. In un apparente caos compositivo, forme che richiamano quelle delle cellule dei viventi galleggiano leggere su una superficie che appare quasi liquida.
Dentro l’opera. I viaggi di Paul Klee
Tunisia, Egitto, Italia e Spagna: Paul Klee è stato un viaggiatore appassionato e la sua esperienza del mondo ha influenzato profondamente la sua arte. Una delle opere più importanti di Klee ispirata ai suoi viaggi è Alle porte di Kairouan, realizzato nel 1914 durante il suo soggiorno in Tunisia; affascinato dai colori e dalle forme dell’architettura e dei paesaggi locali, Klee prova a trasporre su carta le atmosfere di quei luoghi, combinando elementi architettonici stilizzati con forme astratte e simboliche e creando un’opera che trasmette un senso di mistero e spiritualità.
Frutto delle esperienze di viaggio di Klee è anche il dipinto Strada principale e strade secondarie realizzato durante la permanenza dell’artista in Egitto. Con un intrico di linee e colori vivaci Klee rende l’idea delle strade animate e del caos urbano di una città affollata, in un labirinto di strade che creano dinamismo e movimento.